Gita del Seminario in Bulgaria

Pubblicato giorno 29 Settembre 2022 - Diario, In home page

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«L’ora della fine delle scoperte non suona mai» dice de Colette. Ecco un detto che può rendere molto entusiasta una comunità che non ha esitato un secondo ad affrontare più di mille chilometri per scoprire un paese a lei ignoto.

La visita in Bulgaria, che ebbe luogo dal’11 al 18 settembre, fece ufficio di gita di inizio anno seminaristico, che siamo abituati a fare ormai da un paio d’anni. Il seminario, stavolta privo del suo rettore che era impegnato, fu accompagnato dal padre spirituale e due altri frati francescani di Betania e aveva come guida don Plamen Gecev, parroco della Comunità del Cristo Risorto a Lugano.

Partiti in pomeriggio dall’aeroporto di Bergamo, atterrammo in serata a Sofia, capitale della Bulgaria. Di primo acchito, ci confrontammo a un ambiente molto “arieggiato” dovuto al clima molto secco, che tra l’altro favorì il nostro soggiorno in Bulgaria. Il primo contatto con questa cultura, tra accoglienza, cibo, ecc. non poteva che lasciarci un’impressione assai positiva.

 

La prima tappa del nostro viaggio fu la capitale stessa, ove potemmo girare per le strade e farci un’idea della Bulgaria e del suo life style. Due luoghi rilevanti di questa prima giornata furono la cattedrale greco cattolica di Sofia e il museo nazionale di storia. Non è peraltro mancata una chiesa cattolica romana, gestita da francescani polacchi, dove avemmo l’occasione di partecipare alla Messa. Le visite poi di alcune chiese ortodosse ci permisero di avvicinarci a un’arte colma di linguaggio ricchissimo e non vuoto di significato quanto teologico tanto mistagogico.

 

La nostra visita, da Sofia, proseguì con altre soste: Bansko, Bachkovo, Plovdiv. Le fermate in queste città non furono così lunghe, visto il tempo molto tirato. Nondimeno, queste città costituiscono luoghi importanti per la storia bulgara. Per esempio, la visita del sito archeologico della piccola basilica a Plovdiv fu molto commovente.

L’ultima tappa del nostro viaggio era Nesebar, città vicina al Mar Nero. Potevamo notare il numero importante di turisti che vi si erano recati per le loro vacanze. Approfittammo anche noi di questo contesto di relax, per staccare almeno un giorno. Domenica 18 settembre sera, dopo una giornata di viaggio, tornammo in seminario.

 

Un quaderno non basterebbe per riferire quanto successe di bello durante questa visita. Al di là di un semplice viaggio, è innanzitutto stato un incontro di cultura. L’impressione dopo una tale visita è molto positiva.

Don Désiré Dagui

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